6° Concerto Stagione Sinfonica 2023

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6° CONCERTO

Venerdì 6 ottobre 2023 ore 19.30

Direttore         GIULIO CILONA

Violino FRANCESCA DEGO

Pianoforte       ALESSANDRO TAVERNA

Carl Maria von Weber

Der Freischütz Ouverture J. 277

Felix Mendelssohn – Bartholdy

Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi in re minore MWV O 4

Ludwig van Beethoven

Ottava sinfonia in fa maggiore op. 93

Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Con tre giovani di grande caratura internazionale il Teatro Verdi presenta per il sesto concerto della stagione sinfonica, una serata dedicata al dialogo musicale tra Classicismo e Romanticismo nel primo ‘800, quasi un’antologia di uno dei momenti più fervidi della civiltà europea al suo affacciarsi alla modernità. Dall’Ouverture di Der Freischütz o Il Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber, considerato manifesto a tutto tondo del Romanticismo, al Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi di Mendelssohn, fino a una delle più irrituali tra le sinfonie beethoveniane, l’Ottava, in cui il dialogo tra i due grandi movimenti filosofici del tempo è sapientemente compresso nei circa 26 minuti del capolavoro datato 1813.

Sul podio il Direttore d’orchestra, pianista e compositore belga-americano Giulio Cilona, uno dei più giovani direttori a ricoprire, a soli 26 anni, da questa stagione il ruolo di Kapellmeister alla Deutsche Oper Berlin. Con lui non solo la valente orchestra del nostro teatro anche in formazione di ensemble d’archi, ma ben due star del panorama concertistico internazionale: la trentenne violinista italo-statunitense Francesca Dego, ex enfant prodige che ha debuttato a soli 15 anni al fianco di Shlomo Mintz e da allora ha inanellato ininterrotti successi sui migliori palchi del globo; quindi il quarantenne pianista italiano Alessandro Taverna, tra i solisti più solidi e ricercati dell’attuale panorama concertistico, dalla Scala al Musikverein di Vienna, e di certo tra i più amati a Trieste.

Con la sua esperienza d’opera, ma anche di musica barocca con ampio spazio agli strumenti antichi, la continua dedizione al pianoforte e alla composizione, per quanto giovane, Cilona è di certo tra le bacchette contemporanee più adatte ad esplorare l’impaginato giuliano mettendone in evidenza le tante finezze interpretative e soprattutto presenta al nostro pubblico un’incursione interessante sul futuro del grande repertorio classico nelle mani delle nuove generazioni di musicisti occidentali.