LA CENERENTOLA
Direttore: George Petrou
L'opera
Dramma giocoso in due atti su libretto di Jacopo Ferretti
da Charles Perrault
Musica di Gioachino Rossini
La Cenerentola, ossia La bontà in trionfo
Regia Rodula Gaitanou
Scene e Luci Simon Corder
Costumi Alexia Theodoraki
ALLESTIMENTO DELLA GREEK NATIONAL OPERA DI ATENE
Orchestra e coro della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi di Trieste”
Personaggi ed interpreti
Don Ramiro, Principe di Salerno (tenore) |
Leonardo Ferrando (8, 10, 12, 14/IV) |
Vassilis Kavayas (9, 16/IV) | |
Dandini, suo cameriere (baritono) | Fabio Previati |
Don Magnifico, Barone di Montefiascone (basso buffo) |
Vincenzo Nizzardo (8, 10, 12, 14/IV) |
padre di |
Jeroboám Tejera (9,16/IV) |
Clorinda (soprano) |
Lina Johnson (8, 10, 12, 14/IV) |
e di |
Rita Matos Alves (9, 16/IV) |
Tisbe (mezzosoprano) |
Irini Karaianni |
Angelina, sotto il nome di Cenerentola, |
Josè Maria Lo Monaco (8, 10, 12/IV) |
figliastra di Don Magnifico (contralto) |
Ninon Dann (9, 14, 16/IV) |
Alidoro, filosofo, maestro di Don Ramiro (basso) | Filippo Polinelli |
Dame che non parlano | |
Coro di cortigiani del Principe |
DURATA DELL'OPERA: 3 ORE CA.
PRIMO ATTO: 1 ORA E 40 MINUTI CA.
INTERVALLO: 20 MINUTI
SECONDO ATTO: 50 MINUTI CA.
Argomento
ATTO PRIMO
In una sala del palazzo del Barone Don Magnifico.
Don Magnifico, uomo tronfio e ridicolo, vive con le due capricciose figlie Clorinda e Tisbe e con la figliastra Angelina, detta Cenerentola che, dopo essere stata spogliata dal patrigno di tutto il suo patrimonio, viene da lui e dalle sorellastre trattata come una serva e costretta ai più umili lavori di casa, Cenerentola è, però, di animo nobile e generoso: presentatosi, infatti, al palazzo il vecchio Alidoro, precettore del principe Don Ramiro, sotto le vesti di un mendicante, essa lo aiuta donandogli pane e caffè, mentre le cattive sorelle lo cacciano in malo modo. Alcuni cavalieri portano la notizia che il giovane Don Ramiro, desideroso di prender moglie, invita al suo castello le damigelle del luogo. Grande è l’agitazione del Barone e delle sue figliuole che, naturalmente, sperano di entrare nelle grazie del Principe. Questi, però, nell’intento di fare meglio la scelta, è ricorso ad uno stratagemma: ha travestito da principe il suo fido cameriere Dandini ed egli stesso si fa passare per lo scudiero del potente signore. Appena entrato nel palazzo di Don Magnifico − dove lo hanno spinto a recarsi i consigli di Alidoro che gli ha decantato le doti di Cenerentola − il giovane resta colpito dalla grazia e dalla semplicità di quella che crede un’umile serva. Cenerentola, a sua volta, si innamora fulmineamente dell’aiutante scudiero. Giunge Dandini, riccamente abbigliato, che, con maniere ridicolmente tronfie, invita Don Magnifico e le figlie al castello del Principe. Cenerentola supplica il patrigno di condurla con loro, anche solo per pochi minuti, ma viene duramente respinta. Rimasta sola, le si presenta di nuovo Alidoro, in abito di pellegrino: un ricco cocchio ed uno sfarzoso vestito sono pronti per la fanciulla che potrà così recarsi alla festa, nonostante l’opposizione dei suoi cattivi parenti. E Cenerentola, emozionata, segue il buon Alidoro al castello di Don Ramiro, dove già le sorellastre hanno iniziato la conquista di Dandini. Don Magnifico, subito nominato cantiniere di corte, si dà grande importanza e sogna gli onori che gli deriveranno dalle nozze di Clorinda o di Tisbe con un così grande signore. Ma le due ragazze hanno già rivelato il loro carattere capriccioso ed egoista: e Dandini ne fa a Ramiro una pittoresca ed esatta descrizione. Giunge intanto al castello Cenerentola vestita riccamente: Ramiro ne resta subito colpito, notando la somiglianza della sconosciuta con l’umile fanciulla di cui si era innamorato. Anche Don Magnifico e le due sorelle notano la straordinaria somiglianza.
ATTO SECONDO
Al castello di Don Ramiro.
Cenerentola, circuita da Dandini, che essa crede il Principe, rifiuta il suo amore e si dichiara innamorata dello scudiero che, invece, Clorinda e Tisbe hanno sdegnosamente respinto. Pazzo di gioia, Ramiro riceve da Cenerentola uno dei suoi braccialetti; egli dovrà ricercarla, riconoscerla attraverso l’altro braccialetto, ed allora essa sarà sua sposa. Frattanto, allo sbalordito Don Magnifico, Dandini rivela di essere un semplice cameriere. Il Barone, in preda al furore, torna con le due figlie al suo palazzo. I tre riversano la loro ira sulla povera Cenerentola, che ritrovano al suo posto, vestita miseramente. Ma all’arrivo di Dandini e di Ramiro - che ha ripreso il suo vero aspetto - tutto si chiarisce nel migliore dei modi: il Principe riconosce al braccio di Cenerentola il gioiello uguale a quello donatogli dalla bella sconosciuta e la chiede ufficialmente in sposa, con grande rabbia di Clorinda e di Tisbe.
In una magnifica sala con trono, Cenerentola, riccamente abbigliata, riceve al fianco del suo Principe l’omaggio dei dignitari; il Barone, Clorinda e Tisbe si prosternano ai suoi piedi e la fanciulla - nella sua grande bontà - perdona tutte le amarezze e le ingiurie sofferte ed abbraccia teneramente il patrigno e le sorelle. Sua vendetta è il perdono: d’ora innanzi, felice e serena, vivrà accanto al suo sposo che l’adora.