Falstaff
Giuseppe Verdi
L'opera
Commedia lirica in tre atti su libretto di Arrigo Boito
Musica di Giuseppe Verdi
dalla commedia The Merry Wives of Windsor e dal dramma The History of Henry the Fourth di William Shakespeare
Direttore: José Miguel Perez Sierra
Regia: Mariano Bauduin
Scene: Nicola Rubertelli
Costumi: Zaira de Vincentiis
Interpreti principali
SIR JOHN FALSTAFF FORD ALICE FORD NANNETTA MEG PAGE MISTRESS QUICKLY FENTON IL DOTTOR CAIUS BARDOLFO PISTOLA |
ALBERTO MASTROMARINO / PIERO TERRANOVA DOMENICO BALZANI EVA MEI MINA YAMAZAKI SOFIA KOBERIDZE / ANTONELLA COLAIANNI GIOVANNA LANZA ENEA SCALA / HO-YOON CHUNG CRISTIANO OLIVIERI GIANLUCA SORRENTINO LUCIANO LEONI |
Allestimento realizzato dalla Fondazione lirico sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari
ORCHESTRA E CORO DELLA FONDAZIONE TEATRO LIRICO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE
Argomento
Falstaff è l'ultima opera di Giuseppe Verdi. Il libretto di Arrigo Boito fu tratto da Le allegre comari di Windsor di Shakespeare, ma alcuni passi furono ricavati anche da Enrico IV, il dramma storico nel quale per la prima volta era apparsa la figura di Sir John Falstaff.
La prima ebbe luogo a Milano nell'ambito della stagione di Carnevale e Quaresima del Teatro alla Scala, il 9 febbraio 1893, con la direzione di Edoardo Mascheroni alla presenza del compositore che esce 3 volte dopo il primo atto, 6 dopo il secondo e 7 dopo il terzo. Ha aperto le stagioni operistiche del Teatro alla Scala nel 1921, 1936, 1980 risultando l'opera maggiormente rappresentata con trentaquattro stagioni e duecentonove recite.
Al Teatro Verdi (Trieste) va in scena dall'11 marzo 1943.
Soggetto
L'opera si svolge all'inizio del XV secolo.
Atto I
Scena: Windsor (Regno Unito).
Epoca: Regno di Enrico IV d'Inghilterra.
Quadro I
L'anziano e corpulento Sir John Falstaff, alloggiato con i servi Bardolfo e Pistola presso l'Osteria della Giarrettiera, progetta di conquistare due belle e ricche dame: Alice Ford e Meg Page. A questo scopo invia alle due comari altrettante lettere d'amore perfettamente identiche.
Quadro II
La circostanza scatena lo sdegno e l'ilarità di Alice e Meg che, insieme alla comare Quickly e a Nannetta (la figlia di Alice, innamorata del giovane Fenton, ma promessa dal padre al pedante Dottor Cajus), progettano una burla ai danni dell'impudente cavaliere, tale da togliergli la voglia di atteggiarsi ad ardente seduttore.
Dal canto loro, Mastro Ford e il Dottor Cajus, informati dai servi di Falstaff delle intenzioni del padrone, si preparano a contrastarlo ideando a loro volta uno scherzo all'insaputa delle donne.
Atto II
Quadro I
Mrs. Quickly reca a Falstaff un messaggio di Alice, la donna ha ricevuto la lettera e lo attende a casa «dalle due alle tre», l'ora nella quale il marito è assente.
Partita Quickly si presenta Ford, sotto il falso nome di signor Fontana, supplicando Falstaff di ricorrere alle sue rinomate arti amatorie per conquistare Alice, affinché la bella, perduta la sua virtù, decida finalmente di concedersi anche a lui.
Falstaff naturalmente accetta, sedotto anche dall'offerta di una ricca borsa, e confida al falso signor Fontana che fra una mezz'ora, non appena «quel tanghero di suo marito» sarà uscito di casa, Alice cadrà fra le sue braccia. Quindi va a vestirsi e a imbellettarsi per l'appuntamento galante.
Il gelosissimo Ford prima si dispera, poi decide di irrompere in casa propria con i suoi uomini per sorprendere gli adulteri.
Quadro II
Ma le donne fanno in tempo a nascondere Falstaff, recatosi pimpante all'appuntamento amoroso, dentro la cesta del bucato. Al suo posto, dietro un paravento, Ford scopre la figlia Nannetta, intenta a scambiare tenerezze con Fenton. Infine Falstaff viene gettato nel fossato sottostante tra le risa di tutti i presenti.
Atto III
Quadro I
Alice rivela al marito la verità e tutti – uomini e donne – si coalizzano per giocare a Falstaff l'ultima spettacolare burla: la comare Quickly lo convince a recarsi ad un secondo appuntamento con Alice e Meg, a mezzanotte, nel parco, travestito da Cacciatore Nero. Tutti si travestono da fate e folletti; nella divisione dei ruoli, a Nannetta tocca la splendida Regina delle fate ed il padre intende approfittare della confusione per sposare la figlia con il vecchio Dr. Cajus; mentre spiega il suo piano al dottore, indicando anche il travestimento che dovrà usare, viene udito per caso da Mrs. Quickly, che immediatamente avverte la giovane.
Quadro II
1893:Coda davanti la porta d'ingresso al loggione del Teatro alla Scala, la sera della prima assoluta del Falstaff
L'incontro galante si trasforma in «tregenda»: mascherati da creature fantastiche, tutti gli abitanti di Windsor circondano il panciuto seduttore, mentre una schiera di folletti (i bambini di Windsor) lo tormenta e lo costringe a confessare i suoi peccati.
Finalmente Falstaff riconosce il servo Bardolfo e comprende di essere stato, una volta ancora, burlato. Intanto Ford sposa quella che crede sua figlia Nannetta con il Dr. Cajus ma, tolto il velo si scopre che è invece Bardolfo! L'opera così finisce in allegria: Ford si rassegna, acconsente al matrimonio di Nannetta e Fenton e invita tutti a cena; e Falstaff – ritrovata l'antica baldanza – detta la morale della storia: «Tutto nel mondo è burla.»