Die Zauberflöte (Il flauto magico)
Direttore: Pedro Halffter Caro
L'opera
Musica di Wolfgang Amadeus Mozart
Opera in due atti su libretto di Emanuel Schikaneder
In lingua originale con sopratitoli in italiano ed inglese
Regia Valentina Carrasco
Scene Carles Berga
Costumi Nidia Tusal
Luci Peter van Praet
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Personaggi e interpreti
Sarastro, gran sacerdote del Regno della Saggezza | David Steffens (13,17,19,22/I) |
Petar Naydenov (14,21/I) | |
Tamino, giovane principe | Merto Sungu (13,17,19,22/I) |
Vassilis Kavayas (14,21/I) | |
Pamina, giovane amata da Tamino | Elena Galitskaya (13,17,19,22/I) |
Lucrezia Drei (14,21/I) | |
Regina della Notte, madre di Pamina | Katharina Melnikova (13,17,19,22/I) |
Olga Dyadiv (14,21/I) | |
Papageno, uccellatore | Peter Kellner (13,17,19,22/I) |
Dario Giorgelè (14,21/I) | |
Papagena, una vecchia donna | Lina Johnson |
Monostatos, moro, carceriere di Pamina e servo di Sarastro | Motoharu Takei |
Oratore | Horst Lamnek |
Prima dama | Olga Dyadiv (13,17,19,22/I) / Rinako Hara (14,21/I) |
Seconda dama | Patrizia Angileri |
Terza dama | Isabel De Paoli |
Primo sacerdote / Secondo armigero | Giuliano Pelizon |
Secondo sacerdote / Primo armigero | Francesco Paccorini |
Tre genietti | Elena Boscarol, Simonetta Cavalli, Vania Soldan |
Sacerdoti, schiavi, seguito. |
DURATA DELLO SPETTACOLO: 3 ORE CA.
primo atto: 1h 5' ca.
intervallo: 25' ca.
secondo atto: 1h 30' ca.
Argomento
ATTO PRIMO
Il giovane principe Tamino, vestito da cacciatore, entra in scena inseguito da un serpente. Sopraffatto dall’emozione, invoca gli dei e poi cade svenuto. Le porte del tempio si aprono ed escono tre damigelle che, ucciso il serpente, ammirano il volto del giovane e in fretta si allontanano per avvertire Astrifiammante, Regina della Notte. Tamino, ripresi i sensi e visto il serpente morto, si stupisce, e crede di dover la sua salvezza a uno strano personaggio appena comparso: è Papageno, uccellatore vagabondo vestito di piume, che suona un piccolo flauto di Pan.
Papageno non smentisce, ma è subito punito per la menzogna dalle tre damigelle ricomparse, che gli chiudono la bocca con un lucchetto d'oro.
Intanto le fanciulle mostrano a Tamino il ritratto della figlia di Astrifiammante, Regina della Notte; la bellezza della giovane Pamina infiamma il suo cuore. Ma la fanciulla è stata rapita dal malvagio Sarastro e Tamino, ormai conquistato dalla sua avvenenza, si offre di salvarla.
Le damigelle allora, porgendogli un flauto d'oro dotato di poteri magici, liberano Papageno dal lucchetto e gli ingiungono di seguire Tamino fino al castello di Sarastro; e consegnano anche a lui uno strumento magico, un carillon.
Pamina ha tentato di fuggire per sottrarsi alle insistenze di Monostato, ma è stata ripresa da costui ed ora viene ricondotta con la forza nel palazzo.
Monostato vede Papageno, si spaventa e fugge; così Papageno può avvicinare Pamina, rivelarle di essere stato mandato dalla madre di lei, con un giovane principe, per liberarla. I due fuggono.
Entra Tamino guidato da tre genietti. Si vede il tempio di Iside: due porte sono chiuse, quelle della Ragione e della Natura; una, quella della Sapienza, si apre e un sacerdote spiega a Tamino che Sarastro non è uno stregone crudele e che è stato indotto per giusti motivi a sottrarre Pamina all'influenza della madre. Lo rassicura comunque che la fanciulla è viva.
Tamino e Papageno, che scorta Pamina, si cercano a lungo nel bosco, servendosi dei loro strumenti per farsi sentire e il carillon si dimostra utilissimo per mettere in fuga Monostato e i suoi uomini che stanno per catturare Papageno e Pamina.
Compare Sarastro: Pamina chiede perdono della fuga e ne spiega i motivi. Sarastro si dichiara pronto a concederla in sposa a un cavaliere degno di lei, ma non potrà mai lasciarla tornare dalla madre. Tamino viene trascinato in scena da Monostato; i due giovani, che non si sono ancora mai visti, si gettano l'uno nelle braccia dell'altro, mentre Monostato, che ha chiesto una ricompensa per il suo operato, viene punito.
ATTO SECONDO
Sarastro si rivolge ai suoi sacerdoti affinché si prendano cura di Tamino desideroso di affrontare le tre prove che gli verranno assegnate per entrare a far parte della schiera degli iniziati e per sposare Pamina.
Tamino e Papageno incappucciati si preparano ad affrontare le prove: saldo nel suo proposito il primo, colto da improvvisi terrori il secondo.
La prima prova che li aspetterà è il silenzio. Rimasti soli i due sono avvicinati dalla Regina della Notte e dalle sue tre damigelle che cercano in ogni modo di dissuaderli dall'impresa, ma invano.
Intanto, in un boschetto, Monostato si avvicina furtivamente a Pamina addormentata e cerca di baciarla. Sopraggiunge Astrifiammante a proteggere la figlia che si getta nelle sue braccia felice, cercando consolazione per quello che lei crede l’abbandono di Tamino, tutto preso dalle sue pratiche d’iniziazione.
Astrifiammante affida alla figlia un pugnale per uccidere Sarastro, ma Monostato, che ha sentito tutto, minaccia di rivelare l'intrigo.
Sopraggiunge Sarastro che caccia Monostato e rassicura la fanciulla dicendo che non la vendetta, ma l'amore, conduce alla felicità.
Tamino e Papageno continuano la loro prova. Compare una vecchia orrenda che dichiara di essere Papagena e si mette a parlare con Papageno, finché non scompare con grande fragore di tuoni. Nel cielo appare una tavola imbandita a cui i due iniziati possono rifocillarsi prima di continuare la prova.
Richiamata dal flauto di Tamino, Pamina entra in scena, ma l'amato non può parlare ed ella, sconvolta, tenterà di uccidersi; la salveranno i tre geni rassicurandola sui sentimenti dell'innamorato. Ora Tamino deve superare altre prove, quella del fuoco e quella dell’acqua.
Pamina ha seguito l'innamorato e gli consiglia di suonare il flauto magico. Le prove sono così superate.
In un giardino Papageno si dispera perché per un attimo gli è apparsa Papagena, divenuta giovane e bella, ma subito è sparita. Il suono del carillon la farà ricomparire.
In un paesaggio di rupi scoscese la Regina della Notte, con Monostato e le tre damigelle cercano di avvicinarsi di nascosto al tempio per introdursi e uccidere Sarastro. Ma la terra, scossa da un terremoto, si apre per inghiottirli.
Nel tempio del Sole, Sarastro in trono circondato dai sacerdoti, con Tamino e Pamina celebrano la vittoria del Sole sulle tenebre.