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Carmen

Direttore: Oleg Caetani

Spettacolo terminato

L'opera

Musica di 
Georges Bizet


Opéra-comique in quattro atti di Henri Meilhac e Ludovic Halévy
dalla novella omonima di Prosper Mérimée

Spettacolo in lingua originale con sopratitoli in italiano e inglese

Maestro Concertatore e Direttore Oleg Caetani
Regia e luci Carlo Antonio De Lucia
Scene Carlo Antonio De Lucia e Alessandra Polimeno
Costumi Svetlana Kosilova
Coreografie Morena Barcone
Maestro del Coro Francesca Tosi

Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste in coproduzione con la Kitakyūshū City Opera

Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste

Con la partecipazione del Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste” diretti dal Maestro Cristina Semeraro

Personaggi e interpreti


Carmen
Ketevan Kemoklidze (21, 23, 25, 29/VI)
Katarina Giotas (22, 27/VI)

Don José
Gaston Rivero (21, 23, 25/VI)
Dario Prola (22, 27, 29/VI)

Escamillo
Domenico Balzani (21, 23, 25, 29/VI)
Alexey Zhmudenko (22, 27/VI)

Micaëla
Ruth Iniesta (21, 23, 25, 27/VI)
Miyuki Shirakawa (22, 29/VI)

Frasquita Rinako Hara

Moralès Clemente Antonio Daliotti

Mercédès Federica Carnevale

Zuniga Fulvio Valenti

Le Dancaïre Carlo Torriani

Le Remendado Motoharu Takei

Galleria fotografica

Argomento

ATTO PRIMO
Siamo in una piazza di Siviglia, davanti alla Manifattura Tabacchi.
Carmen, una ardente e sfrontata sigaraia corteggiata da tutti, getta un fiore a Don José, un bel brigadiere dei Dragoni, il cui corpo di guardia e proprio di fronte alla fabbrica. Il giovane, pur ostentando indifferenza verso la donna che gode di cattiva fama, resta turbato dal suo gesto. L’arrivo della fidanzata Micaëla, una dolce fanciulla che viene a recargli il saluto della madre lontana, sembra distoglierlo dal pensiero di Carmen. Ma, partita la ragazza, scoppia nella Manifattura una lite provocata dalla sigaraia che, tratta in arresto per aver picchiato una compagna, viene consegnata a Don José. Carmen, rimasta sola con il bel brigadiere, mette in opera tutte le sue arti di seduzione affinché egli la faccia fuggire. Don José resiste dapprima, ma poi – completamente affascinato dalla donna che già gli ha promesso
un appuntamento da Lillas-Pastia – la slega. Poco dopo, mentre con Zuniga sta conducendola alla prigione, si fa gettare per terra da lei e lascia che essa fugga confondendosi fra la folla di donne e giovanotti mal tenuti indietro dai soldati.

ATTO SECONDO
Nell’osteria di Lillas-Pastia.
Carmen balla e canta, con alcune compagne, alla presenza del capitano Zuniga e di altri ufficiali. Il Dancairo e il Remendado, due contrabbandieri della banda alla quale Carmen appartiene, vorrebbero convincerla a riprendere la vita sulle montagne per nuove imprese. Ma la donna rifiuta, né accetta la corte del torero Escamillo che si e invaghito di lei: Carmen, innamorata di Don José, attende che il brigadiere esca dalla prigione dov’e stato rinchiuso per averla fatta fuggire. Don José, infatti arriva, pazzo d’amore per la donna, dimentico di ogni sentimento che non sia la sua passione. Tornato il capitano Zuniga, il brigadiere sta per battersi con lui; ma sopraggiungono i contrabbandieri che li separano e conducono via Zuniga. Don José, dopo breve esitazione, accetta di seguire Carmen sulle montagne e di farsi contrabbandiere per amor suo.

ATTO TERZO
Luogo selvaggio e remoto sui monti, dove hanno il loro quartier generale i contrabbandieri.
È notte. Al chiarore dei fuochi di bivacco alcuni zingari dormono avviluppati nei loro mantelli. Don José si aggira inquieto pensando con rimorso alla vecchia madre alla quale ha celato il nuovo corso della sua vita. Carmen si e già stancata di Don José e pensa al torero Escamillo come nuovo amante. Oscuri presentimenti di morte sono nell’animo della donna, mentre ella chiede alle carte il suo destino imitando le amiche Frasquita e Mercedes: ma, come dominata dall’ineluttabilità del destino, essa non sa né vuole far niente per opporvisi. Don José, che ama ancora disperatamente la donna per la quale si è rovinato, si scontra con Escamillo che è salito sulle montagne per vedere Carmen: i due stanno battendosi con i coltelli quando Carmen giunge a dividerli. Escamillo si allontana, sprezzante e sicuro di se. Intanto Micaëla, che si e nascosta fra le gole dei monti, supplica il fidanzato di seguirla, perché sua madre sta morendo e lo invoca. José, minacciando Carmen che lo sfida con atteggiamento provocante ed ironico, segue Micaëla, straziato dal dolore e dalla gelosia.

ATTO QUARTO
Una piazza di Siviglia in prossimità dell’Arena.
La folla acclama Escamillo che si reca alla corrida. Il torero giunge accompagnato da Carmen, sfarzosamente abbigliato. Frasquita e Mercedes mettono in guardia l’amica
contro Don José che hanno visto aggirarsi vicino all’Arena. Ma Carmen non teme l’antico amante e, rimasta sola con lui, gli getta in faccia tutto il suo disprezzo. Invano il giovane, sconvolto dalla gelosia, la supplica di tornare con lui, di amarlo ancora. Carmen e irremovibile: gridandogli duramente che tutto è ormai finito fra loro, gli getta ai piedi un anello che egli le aveva donato, mentre dal Circo si odono le acclamazioni per la vittoria di Escamillo. Don José, accecato dal dolore e per impedire che Carmen raggiunga il torero, si getta come impazzito su di lei pugnalandola. Escamillo, circondato dalla folla, appare sui gradini dell’Arena mentre Don José cade singhiozzando sul corpo della donna che ha ucciso, invocandola disperatamente.

Locandine e Allegati