Il Teatro

I laboratori di scenografia

I laboratori scenografici del Teatro Verdi di Trieste sono situati nella Zona Industriale delle Noghere alla periferia di Trieste; ospitano gli spazi dediti a tutte le lavorazioni necessarie alle realizzazione di allestimenti scenici: scenografia, falegnameria, scultura, officina per metalli, laboratorio per oggetti di scena, sartoria. È inoltre presente in questo sito il magazzino dei costumi di scena che ospita circa10.000 costumi.

Prima di questa moderna sistemazione, progettata nei primi anni 2000, i laboratori scenografici triestini sono stati dislocati in varie sedi: seguirne la storia è un viaggio nel tempo.

Agli inizi del Novecento le scenografie per gli spettacoli d’opera del Teatro Verdi erano realizzate dalla Famiglia Rossi che tradizionalmente gestiva l’attività in piena autonomia come azienda famigliare. La zona dedita a laboratorio era la soffitta del teatro, come in tutti gli altri teatri d’opera dell’epoca. L’ampiezza, pari a quella della platea, la luminosità, diffusa dalle persiane sul tetto, e i pavimenti in listoni di legno ben si prestavano a questo utilizzo. Le scenografie, generalmente dipinte, erano realizzate su un tipo speciale di carta proveniente dalla Boemia, solo in seguito sostituita dalla tela, che la Famiglia Rossi comprava da un cotonificio di Gorizia mentre le “fortezze” alle estremità dei fondali erano realizzate in economia utilizzando vecchie lenzuola e asciugamani. L’ultimo membro della famiglia, Mario, aveva lasciato l’orchestra in cui suonava il violino, per continuare l’attività di famiglia e seguire la propria personale passione. Il laboratorio di Mario Rossi lavorò sotto la supervisione della Direzione del Teatro fino al 1981 quando nuovi regolamenti di sicurezza e di prevenzione incendi obbligarono i teatri a sgomberare dalle soffitte ogni tipo di attività. La chiusura del laboratorio di scenografia interno al teatro, fu imprevista e pressoché immediata e comportò la fine dell’attività per tutto il personale.  Nel 1985 grazie all’impegno della Direzione del Teatro e in accordo con le rappresentanze sindacali teatrali, che molto tenevano alla conservazione del patrimonio di arte e artigianato scenografico, il Teatro Verdi ottenne dalla Provincia di Trieste la concessione del Padiglione F e del Teatro dell’ex Ospedale Psichiatrico di San Giovanni, in quegli anni da poco chiuso a seguito della riforma di Franco Basaglia. Qui venne allestito il laboratorio scenografico del Teatro Verdi con personale alle dipendenze dell’Ente teatrale e più tardi presso il sito di San Giovanni si spostò anche la Falegnameria – fino ad allora situata in alcuni locali di Via Udine lontano dal teatro.

I nuovi metodi costruttivi delle scene, sempre più basate su elementi fabbricati, l’arrivo dei materiali plastici, delle schiume poliuretaniche che in parte sostituirono le sole tele dipinte, resero indispensabili ulteriori ampi spazi: così negli anni ’90 i laboratori del teatro operavano in ben tre sedi diverse: ex Ospedale Psichiatrico, i locali della scuola professionale IRFOP di Valmaura e la Fiera di Trieste.

Un’organizzazione frammentaria e costosa che spinse la Direzione del Teatro e cercare migliori e più adatte soluzioni. Nel 2001 l’Amministrazione Comunale di Trieste e la Direzione del Teatro idearono il progetto di un nuovo laboratorio scenografico moderno, ampio, sicuro ed efficiente situato nella Zona industriale Noghere sita nel comune di Muggia e contermine alla periferia di Trieste, una nuova costruzione di grandi dimensioni atta contenere tutte le lavorazioni teatrali, parte dei magazzini e uffici specifici. Il nuovo laboratorio è attivo dal 2003. 

Laboratori Scenografici e Magazzini del Teatro Verdi di Trieste
Via del Canneto n. 16
Località Noghere  Muggia – CAP 34015 – Trieste
Telefono 040 6722718-705

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